TOMMASO CARONI, amico di Subiaco e dei Sublacensi
(Conversando con gli amici comuni…)
Tommaso aveva conosciuto Subiaco, da studente universitario e insieme con l’allora sua fidanzata Maria Teresa Stefanucci (poi diventata sua moglie e nota a tutti come “Sesetta”). Come studente, prese contatto con i colleghi della FUCI di Subiaco stabilendo un contatto tra quel Circolo FUCI , il Gruppo Universitario Tuscolano e il Circolo “Presenza”. Era un rapporto non privo di discussioni. Punti di forza era la partecipazione di entrambi i gruppi universitari a Congressi nazionali della FUCI e agli incontri col Circolo Romano, in Piazza S. Agostino.Tutte situazioni di dibattito e, come tali, molto gradite a Tommaso, cattolico convinto ma in continue “messe a punto” critiche. Fin dal tempo dell’Oratorio di Capocroce, vera scuola di vita per i giovani della Parrocchia.La preghiera cristiana era una sua continua pratica,personale e comunitaria.
Si agitava quando sentiva che qualcuno dileggiava un certo modo di fare approssimativo come “alla frascatana”. Il suo puntiglio dialettico era tutt’altro che paesano. Era fin troppo rigoroso!
Con Sesetta prese contatto con i Sublacensi imparentati con gli Stefanucci, a partire dal noto “Tuticchiu” Stefanucci,suonatore di clarino nella banda musicale di Subiaco, umorista e buongustaio.
Un ulteriore confronto fra le realtà di Subiaco e di Frascati era dato dalla vita ecclesiale e parrocchiale nei due paesi. Per Tommaso, i Sublacensi erano sempre un po’ indietro. E così pure nella vicenda politica interna alla D.C. e nell’Amministrazione civica locale. A Frascati era amico sincero di Don Orlando Raggi (discendente dello scultore Raggi, discepolo del Bernini, autore della statua di S. Benedetto giovane, nel Sacro Speco) e di Don Gioacchino. Aveva una grande gratitudine per il Vescovo Mons. Budellacci, padre di tutti i Tuscolani durante la guerra e i bombardamenti . A Subiaco entrò in contatto col Prof. Tommaso Federici,notissimo teologo laico, esperto di Bibbia, Padri della Chiesa e Liturgia.
Per la formazione politica dentro la D.C. era nella scia di Osvaldo Molinari, Segretario Provinciale della D.C. di Roma, talent scout di giovani da avviare alla politica nelle Amministrazione comunali. Sforzo riuscito, anche grazie e vere e proprie scuole di formazione politica che organizzò a Palestrina e agli Altipiani di Arcinazzo ( presso l’Hotel S. Giorgio).
Non era mai accaduto che per “formare” una trentina di giovani si muovessero dirigenti nazionali, Sindaci sulla breccia, sindacalisti, uomini di cultura. Si discuteva di tutto: economia, Europa,scuola, geopolitica, struttura dei bilanci comunali, servizi sociali…
Tommaso si muoveva in questo mondo pienamente a suo agio, scrivendo sui giornali di partito e studenteschi. Fino alla fine ha continuato a scrivere: a voce comunicava con tutti (e non solo con gli “intellettuali”) e poi, con il computer, scrisse continuamente di temi culturali,di lavoro,di politica e di sport.
Intanto gli studi vedevano Tommaso impegnato nella laurea in Giurisprudenza. Si capiva che quella laurea, pur prestigiosa, gli andava “stretta”.La volle arricchire con il Diploma in Sociologia alla Università “Pro Deo” e con studi di psicologia generale e della sicurezza col Prof. Maschieri.
Era approdato come psicologo del lavoro all’ENPI, con un impegno professionale di grande efficacia, presso le industrie, le scuole,i Comuni. L’ENPI ( Ente Nazionale Prevenzione Infortuni) aveva introdotto in Italia un Centro Sperimentale sulla sicurezza nel lavoro (galleria del vento,prova resistenza materiali, collaudi degli impianti e ascensori, circolazione stradale). A riscontro della efficacia della prevenzione da parte dell’ENPI, si ponderava la diminuzione degli incidenti e infortuni sul lavoro e a carico del INAIL. Un metodo statistico rigoroso, non c’è che dire.
In équipe col dott. Roberto Missoni (medico) e un ingegnere ( “a rotazione”) visitò sistematicamente molte fabbriche del Lazio e scrisse rapporti e proposte migliorative, tra le altre, per la Clopmann di Frosinone, La Palmolive di Nettuno, La Videocolor di Anagni, Salumificio di Lanuvio,La Centrale elettrica di Torre Valdalica di Civitavecchia. Da ciò trasse spunti i idee per un libro di Educazione alla sicurezza in fabbrica. L’équipe psicologica dell’ENPI realizzò interventi “mirati” nelle scuole di Guarcino, Subiaco,Artena, Frascati, Monteporzio. Uno dei “rapporti” fu presentato all’Istituto Superiore di Sanità: sulla prevenzione degli infortuni domestici e nelle scuole.
A Subiaco, in S. Andrea, condusse un corso di preparazione al matrimonio. Una novità, per allora.
Su invito della Comunità Montana dell’Aniene organizzò un servizio di psicologia clinica per prevenire il disagio scolastico (a favore degli alunni disabili e delle loro famiglie) e sociale, con ben 12 équipes che per alcuni anni, raggiunsero scuole, famiglie, assistenti sociali.(Testimonianza della Prof. Maria Ciolli, già Assistente sociale e operatrice volontaria:”Riconoscenza e rimpianto per la sua perdita affiorano al ricordo di Tommaso Caroni, per la sua grande umanità e per lo spiccato senso civile. Uomo di grande Fede e di forte impegno culturale, civile, sociale. Nel nostro ambiente, conservatore e tradizionale. Ha proposto e poi promosso, un servizio innovativo nell’ambito scolastico. Sociologo e psicologo, ha fatto conoscere e applicare i tests psicologici per l’orientamento scolastico. Ha premuto presso la Comunità Montana (comprendente allora 35 Comuni)affinché nel Distretto Scolastico si istituisse il servizio socio-psico-pedagogico a favore degli alunni della scuola dell’obbligo, specialmente per quelli con problemi di disadattamento, di handicap, di abbandono scolastico.
A quel tempo gli alunni con problemi fisici o psichici non frequentavano la scuola. Grazie al nuovo servizio, istituito con psicologi e assistenti sociali, sono stati seguiti i ragazzi e le loro famiglie, che, lentamente, hanno superato la riservatezza e la diffidenza. Di anno in anno, il servizio si è ampliato con più operatori e con il contributo di 2 volontari. Ai docenti sono stati offerti corsi di aggiornamento psico-pedagogico e corsi per orientatori.Cinque anni è durato il servizio ( cessato poi per mancanza di fondi)resosi ormai necessario per le aspettative delle famiglie. Qualche scuola ha istituito il servizio psicologico con proprie risorse.Si è data anche attenzione al fenomeno dell’abbandono scolastico, che, nel Distretto non superava il 6%. Sulle scuole periferiche, costituite spesso da una pluriclasse d pochi alunni, si è intervenuti in modo determinante. In una contrada , distante circa 3 km dal centro cittadino, in una pluriclasse di pochi alunni e molto eterogenea per la loro età, quindi poco stimolante, si è constatato lo scarso rendimento scolastico e poca motivazione. Dall’équipe psico-pedagogica ne è stata proposta l’abolizione di quella “scuoletta”. Quegli alunni sono confluiti nella varie classi della scuola centrale del Comune.Si era accertato che, nell’arco di dieci anni, di tutti gli alunni che avevano frequentato la pluriclasse solo alcuni avevano terminato la terza media e che nessuno di loro si era iscritto agli Istituti Superiori.Ex alunni, seguiti dal servizio, e operatori che si sono arricchiti di quella esperienza,oggi ricordano con affetto Tommaso, che, come coordinatore, ha sollecitato e seguito le varie iniziative con la sua presenza costante, con il consiglio, in modo gratuito e disinteressato. Il “quod superest” per lui era un dovere morale, un imperativo categorico. Ha lasciato un esempio di professionalità, di impegno sociale e civile, di collaborazione con gli operatori, senza mai metterli in difficoltà, mostrando comprensione, apprezzamento e rispetto per le persone”.
Con Don Enrico Campi, nella Parrocchia di Vignola, collaborò per varie iniziative formative e religiose. Collaborò in Subiaco con il Gruppo “Raoul Follereau”- contro la lebbra nel mondo – e con la nascente Università Popolare di Subiaco.
Le sue letture preferite erano i libri di molti protagonisti del Concilio Ecumenico Vaticano II. In particolare tutti i libri e le “conversazioni radio-televisive” di Padre Ernesto Balducci . Aveva registrato tutto.
A Teletuscolo tratto per anni, settimanalmente, da laico cattolico, il Vangelo domenicale e temi educativi di attualità.
Era veramente amico di tutti. Accanto alla sua villetta in località La Maddalena aveva solo amici: contadini, villeggianti, amministratori comunali e artisti di Cervara di Roma.
Praticò il tennis e il nuoto. Era un vero tifoso del Rugby Frascati e per la Lazio.
Nell’avvicinare gli insegnanti elementari dava la netta sensazione che ne aveva una reale stima, non considerava la scuola come una piramide “umanistica”, con al vertice il solo Liceo Classico. E questo per la sua competenza e per la sensibilità degli insegnanti si scuola materna a primaria circa:la psicologia dell’età evolutiva, il metodo globale per l’insegnamento della lingua italiana, la collaborazione scuola-famiglia, la considerazione per l’ambito sociale di ogni scuola, l’educazione alla sicurezza nella scuola.
Lo sorprese una grave malattia. Reagì con forza e speranza cristiana, fino alla fine. Aveva molto sofferto per la morte improvvisa della sorella Maria Grazia, suora missionaria in Madagascar.
A SUBIACO E A FRASCATI TOMMASO CARONI E’ NEL RICORDO DEI MOLTI AMICI E DEI MOLTISSIMI CONOSCENTI.
LA SUA MEMORIA E’ UN SORRISO E UNA BENEDIZIONE.
g.c.