prof. TOMMASO FEDERICI

 

Nacque a Canterano nel Sublacense il 30 aprile 1927. Durante gli studi classici al Liceo Visconti, maturava il suo impegno ecclesiale e sociale nell’associazionismo giovanile dei Padri Gesuiti e dell’Azione Cattolica.

Laureatosi in Lettere orientali antiche, fu il primo interprete delle iscrizioni accadiche conservate al Museo Barracco di Roma, mentre iniziò gli studi di Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico, giungendo alla Licenza con un lavoro sulle pericopi della Trasfigurazione del Signore.

Completò la formazione filologica col diploma di paleografia presso l’Archivio di Stato, ma passò contemporaneamente al campo giuridico con la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Sassari, per affiancare il padre nell’attività di notaio.

La vera svolta della sua vita fu l’incontro al Pontificio Ateneo di S. Anselmo con p. Cipriano Vagaggini e p. Salvatore Marsili, con i quali portò a termine il Dottorato in teologia con una tesi dal titolo significativo “ La Liturgia, Dono divino della Libertà”.

Furono essi a introdurlo nel mondo dell’insegnamento accademico a S. Anselmo, dove con studiosi come E. Lanne, M.Lohrer, B. Neunhauser A. Nocent fu tra i fondatori del Pontificio Istituto Liturgico.                                                                     Poco dopo mons. Salvatore Garofalo lo chiamò alla Pontificia Università Urbaniana come docente ordinario di teologia biblica, mentre molte istituzioni accademiche e seminari chiesero la sua collaborazione scientifica. Iniziò un’epoca feconda di pubblicazioni e di attività, per cui è impossibile, allo stato attuale, fornire una bibliografia completa dei suoi scritti.

Fu consulente della Congregazione del Culto divino e delle Chiese Orientali e degli allora Segretariati per i non credenti e per l’unità dei cristiani, in particolare nella sezione per il dialogo con l’ebraismo. Un contributo significativo fu l’incarico di pro-segretario della Pontificia Commissione per la Neo-Vulgata.

Seppe respirare con i due polmoni della Chiesa: pienamente romano, occidentale e latino, amò intensamente la Chiesa d’oriente, conosciuta attraverso l’assidua frequentazione e lo studio di prima mano della Tradizione patristica e delle fonti liturgiche di tutti i riti. Morì a Roma il 13 aprile 2002.

Eterna sia la sua memoria.

 

Nel nome di Tommaso Federici si è costituita una Fondazione che, nello Statuto, si propone di curare “la conservazione, la sistemazione e la prosecuzione dell’opera culturale e teologica del suo titolare, la pubblicazione degli inediti” e l’eventuale riedizione di quanto già pubblicato.

Gli altri scopi della Fondazione riprendono in gran parte quelli che sono stati gli interessi vitali di Tommaso Federici, anzitutto la formazione del clero “ in cura d’anime e degli operatori pastorali.                                                                     www. fondazionetommasofederici. it

 (Dai “risvolti di copertina” del volume Tommaso Federici “ Cristo Signore Risorto amato e celebrato

II.

La scuola di preghiera

cuore della Chiesa locale”

Edizioni Dehoniane Bologna

2005

 

Nota “Sublacense”

 

Il Prof. Tommaso Federici è nato a Canterano e si definiva “tout-court” Sublacense e “legato” a S. Benedetto.

E a Subiaco tornò continuamente (e generosamente) per lezioni ed esercitazioni - a vantaggio dei monaci e dei seminaristi - di teologia biblica, paleografia latina e archeologia biblica.

Ai numerosi laici della FUCI e agli amici di Subiaco tenne lezioni e incontri i cui temi ricorrenti erano: BIBBIA, PADRI DELLA CHIESA e LITURGIA.

Grande è la riconoscenza di questi “antichi” allievi all’indimenticabile Prof.

Federici.

 

La stima per il Prof. Federici è grande nell’ambiente dei teologi di Occidente e dell’Oriente cristiano.

A lui si devono anche alcune realizzazioni notevoli:

-la riattivazione dell’Abbazia greco-latina di S. Maria di Pulsano - Monte S. Angelo di Puglia - dopo cinque secoli di abbandono ( qui è sepolto il suo corpo);

-il ripristino della liturgia originale della Chiesa Eritrea;

-il sostegno concreto alle Chiese cristiane in difficoltà del Vicino Oriente, specialmente nel Libano e in Siria.

I suoi studi sono stati vasti e originali, i suoi incarichi sono stati importanti, nonostante gli intralci, più o meno larvati, che incontrava a causa del fatto che egli era non un ecclesiastico ma un laico cristiano che aveva scelto  campi di studio e ricerca tradizionalmente riservati agli ecclesiastici...

Nel campo dell’editoria, della pubblicistica e della stampa di maggiore diffusione (l”industria culturale”), si sa che questa assegna moltissima attenzione a quegli intellettuali che si dichiarano non credenti o “laici”, magari con qualche attenzione e studio per la religione, ma senza mai compromettersi direttamente con la Fede.

Tommaso Federici ha avuto una Fede indefettibile, dichiarata, vissuta “cum Ecclesia”, che pare urtante per il conformismo filo-laicista dell’“industria culturale” dominante.

L’approccio ai testi del Prof. Federici è oggettivamente difficile. Per i laici non specializzati occorre una lettura che si giovi di un autentico esperto. Ma troppi non vogliono faticare e  si accontentano di  estreme e colpevoli semplificazioni...

Ecco spiegato il successo dei libri del Prof. Federici quasi solo tra quelli che l’hanno ascoltato o che s’impegnino con energia a studiarli anche oggi e domani. Non quindi un successo nei mezzi di comunicazione di massa.

Ma non era questo il successo, e tanto meno il successo economico, che il Prof. Federici ricercava.

Gliene siamo grati per sempre.

Il suo ricordo è in benedizione.

Attualità

Il 14 maggio 2010, alle 18,30, in occasione della ristampa dei volumi

LETTURE BIBLICHE SULLA FEDE - EDB

LETTURE BIBLICHE SULLA CARITA’ - EDB

Presso la Casa Bonus Pastor - Via Aurelia, 208

Interverranno: Il Card. Walter Kasper, Mons. Vincenzo Apicella, P. Giovanni Odasso.

A Subiaco, nella Sala S. Gregorio, il 18 giugno alle ore 16: incontro per la presentazione dei due volumi, guidato da Mons. Vincenzo Apicella, con testimonianze di Dom Augusto Ricci O.S.B. e di sacerdoti e laici che hanno frequentato, proprio a Subiaco, le lezioni del Prof. Tommaso Federici.

Sempre a Subiaco è stato rinnovato un gruppo di persone sostenitrici della Fondazione Tommaso Federici: Natale Segatori, Giuseppe Cicolini, Benedetto Cignitti, Benedetto Appodia, Alfonsina e Emilio Ciolli, Romeo Procaccianti, Luigi Emili, Bruno Ciaffi .  Intento di queste persone è: ”Far innamorare i Sublacensi del Vangelo secondo la tradizione benedettina, interpretata nei libri e articoli del Prof. Tommaso Federici”.E’ prevista almeno una iniziativa significativa all’anno, a Subiaco o a Canterano, paese di nascita del Professore.

Tutti i libri del Professore sono a disposizione del pubblico nella Biblioteca si anta Scolastica.