IL BILANCIO AMBIENTALE
I Comuni della Valle
dell’Aniene - come tutti gli altri - di fronte ai problemi ambientali
L’occasione è offerta
dall’iniziativa dell’Università Popolare di Subiaco, che ha
organizzato un incontro-dibattito tra Associazioni ambientaliste e
“Cittadinanza attiva”, unite per dar vita ad una
“campagna” voluta dal Comitato “Amici dei polmoni”.
Non è la prima volta che ci
si occupa di salubrità dell’aria che respiriamo, di purezza delle
acque, di smaltimento di rifiuti solidi urbani, delle acque reflue dai mattatoi
e dalle industrie e botteghe artigianali... verso il solito
“stanco” fiume Aniene.
Ma si considerava sempre una
emergenza alla volta : come si stava facendo, purtroppo, per l’immondizia
non raccolta e smaltita nel Napoletano...
Oggi tanto si alzava il tiro verso
l’inquinamento atmosferico in generale; l’inquinamento
dell’Aniene senza depuratori “ a valle”; il buco di ozono; le
discariche; le politiche del trasporto privato e pubblico; le politiche per la
salute; la genuinità di cibi e bevande...
Era in ogni caso un segnale
d’attenzione, di per sé positivo.
Questo piccolo cabotaggio non può continuare
all’infinito. Senza diventare di colpo “catastrofisti”, di
fronte ai grandi cambiamenti climatici ( riscaldamento progressivo del Pianeta)
e inquinamento di vaste aree e altri pericoli su grande scala, occorre una
politica globale, impegnativa e ancorata a fatti e scadenze: in una parola IL
BILANCIO AMBIENTALE ( non più “molecolare”) di ogni
singolo Comune e Consorzio di Comuni.
Dopo le “Settimane
verdi” in sede di Unione Europea,
iniziative più complessive si sono attivate anche nei Comuni
grandi e piccoli.
Apparentemente tutti sono
d’accordo:
-occorre “più
verde” dappertutto;
-anche la verdissima Valle
dell’Aniene deve fare di più, anche oltre i due Parchi Naturali già funzionanti ;
-ridurre gli sprechi d’energia
( anche nelle abitazioni), con uno stile di vita più sobrio;
-utilizzare nuovissime fonti
d’energia ( solare, eolica, delle biomasse);
-prevenire le malattie derivate dai
“mali dell’ambiente”;
-ridurre l’uso sfrenato
dell’auto privata.
Abbiamo detto che occorre il
BILANCIO AMBIENTALE - che si affianca ai Bilancio Sociale (per il quale il Comune
di Tivoli studiò il problema con un tecnico del Comune di Ravenna) e al
classico e obbligatorio per legge BILANCIO ECONOMICO-FINANZIARIO : il solo
conosciuto da tutti -.
Come predisporre e approvare il
Bilancio preventivo e consuntivo - pluriennale e annuale?
Susanna Ferrari - Responsabile del
sistema contabilità ambientale del Comune di Reggio Emilia
( in: Aggiornamenti sociali , MILANO
n.9-10, 2007) dà qualche indicazione preziosa:
-“La contabilità
ambientale
Il bilancio ambientale è uno
strumento di rendicontazione della contabilità ambientale, attraverso la
quale si rilevano, organizzano, gestiscono e comunicano informazioni e dati
ambientali, esprimendoli in unità fisiche e monetarie”.
E inoltre
“Come fare un bilancio
ambientale
La costruzione di un sistema di
contabilità secondo il modello CLEAR si articola in varie fasi.
In primo luogo occorre identificare
i temi su cui si vuole e si deve rendere conto”.
“ Ad esempio, per i Comuni:
-verde e sistemi naturali;
-mobilità sostenibile;
-sviluppo urbano;
-risorse idriche;
-rifiuti;
-risorse energetiche;
-informazione e partecipazione
civica;
-misurazione delle ricadute
ambientali delle attività;
-le spese ambientali”.
Sta nascendo una rete di Enti Locali
denominata “Facciamo i conti con l’ambiente”.
Il Ministero dell’Economia ha
istituito un’apposita Commissione per predisporre un disegno di
legge-delega del Governo sulla contabilità ambientale: tale Commissione
ha già presentato una prima proposta.