UN PAESE AL MESE
INVITO A..........
GUADAGNOLO E
Monte Guadagnolo: uno scoglio imponente di
Si scopre però che la vasta area
pianeggiante chiamata Campagna Romana- da sempre antropizzata - ora è “fitta”
di strade, autostrade case e ville. Si attende uno stop salutare, per garantire ancora un po’ di verde e di
agricoltura.
E poi
Simboli
antichi e nuovi
Il valore simbolico del Guadagnolo (Monte ,
abitato e
Come i popoli italici qui insediati
sancivano i loro sacri patti di pace sul Monte Cavo, così gli stessi popoli,
una volta evangelizzati, celebrarono la loro confidenza e amicizia cristiana
sul Monte Guadagnolo, affidandosi a Maria Madre delle Grazie.
Alla base della grande statua del Redentore benedicente, in atto di
abbracciare gli abitanti della pianura e delle vallate intorno (una volta in
pietra e ora di bronzo, opera del tiburtino Elverio Veroli) era la scritta in
caratteri capitali con i nomi delle popolazioni: “ROMANI LATINI SABINI EQUI
ERNICI VOLSCI”.
Da quando, nel 1857, il Santuario delle
Mentorella è retto dai Padri Resurrezionisti polacchi ed è stato visitato da
personaggi illustri e dai Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, a quei popoli
antichi e attuali si può giusta ragione aggiungere: POLACCHI ed EUROPEI.
Una stele in Guadagnolo è dedicata
all’aviatore statunitense Joseph Kennedy, caduto in Francia nel 1944: simbolo
di ricordo, di preghiera e di pace.
La natura è realtà da studiare e ammirare.
Qui prosperano molte specie vegetali alche rare, raggiungibili attraverso vari
sentieri indicati sul terreno (notevole il Sentiero
Wojtyla). La sintesi dei valori naturalistici si può vedere anche nel museo
Civico Naturalistico dei Monti Prenestini, nel Capoluogo, Capranica Prenestina.Per
vedere da vicino le falesie -o rocce a picco -, alpinisti, speleologi,appassionati
di hikking, trekking, canyoming, fotografi
o semplici camminatori della domenica, possono raggiungere la sommità a piedi
da Capranica, Pisoniano, Ciciliano, Poli, Casape e S. Gregorio da Sassola. Una
tradizione assegna a chi sale a piedi
“senza mai voltarsi”, lungo i percorsi più ripidi, una speciale indulgenza.
Leggende e storia
Placido, nobile romano, a caccia in queste
alture, s’imbatte in un cervo imponente, ritto e con una Croce (o un’immagine
di Cristo) che appare tra le due corna arcuate. E’ turbato; torna a Roma;
diventa cristiano col nome di Eustachio e muore martire della Fede. (A
proposito, il marchio di un noto liquore amaro è identico alla visione di
Placido-Eustachio, ma ha origini germaniche legate al culto di S. Uberto,
Patrono dei Cacciatori).
Costantino Imperatore, impressionato dalla
fama del miracolo di S. Eustachio, fa costruire un primo tempio cristiano, poi
consacrato dal Papa Silvestro I.
Benedetto da Norcia per circa due anni,
soggiorna quassù in una grotta, prima di raggiungere
Il Papa Giovanni Paolo II, poco dopo la sua
elezione, il 29 ottobre 1978, visita il Santuario della Mentorella, che
peraltro già conosceva.Analoga visita quella di Papa Benedetto XVI il 29 ottobre 2005.
Queste visite hanno rilanciato la fama del “Santuario più antico d’Italia” ben oltre
la provincia romana. il Lazio ,
Le opere d’arte che si possono ammirare nel
Santuario sono: la statua lignea della Madonna Madre delle Grazie (sec:
XII-XIII); la chiesa stessa, a tre navate;un ciborio del 1305; un bassorilievo
del IX-XII secolo raffigurante la consacrazione della chiesa e il miracolo di
S. Eustachio; un mirabile candelabro “a
sette braccia”; vari affreschi e la vetrata dedicata al “Sacrum Poloniae
Millennium”.
Il Rettore attuale del Santuario è Padre
Adam Otrebski, Resurrezionista, polacco di origine. Collaborano occasionalmente
con lui il Padre Damiano Korzc e il Seminarista brasiliano Diotillo Antonio da
Costa.
L’ultima domenica di agosto si celebra la
“festa titolare” della Madonna delle Grazie. Si rinnova il rito dell’Inchinata.
Due processioni escono rispettivamente dalla Chiesa Parrocchiale di Guadagnolo
e dal Santuario. A metà strada le immagini della Madonna e del Salvatore
s’incontrano, s’inchinano e il popolo invoca “Misericordia!".
SS. Messe tutti i giorni feriali alle ore16; festivi alle 10,
11, 12,30 e 17.Per altre informazioni: tel. O6.9572421; www. mentorella. it-mail: mentorella@tiscali.it.
Ecco l’invocazione a Maria: “O beatissima Vergine di Mentorella, nostra
amorosissima Madre, decoro di questo
sacro monte e faro luminosissimo dei nostri paesi e villaggi che vi fanno
corona, guardate pietosa tutti coloro che
vengono a visitarvi....”
La frazione Guadagnolo
Non sorprenda se i residenti stabili sono
solo ventisette, perché ogni giorno i presenti –pellegrini e visitatori – sono
molti e nei mesi estivi c’è animazione.
Fino al 1959 l’illuminazione pubblica era
assicurata dai lampioni a olio. Quella di prima del 1959 era una situazione
difficile. Oggi però troppi tralicci di ripetitori TV e cellulari troneggiano
in mezzo all’abitato... E’ vero ( forse sì, forse no) che per l’”effetto
campana” le case prossime ai tralicci sono libere dalla induzione
elettromagnetica... Però occorre porsi il problema di una ricollocazione
migliore. Oggi case e strade sono ben
tenute. Le aree verdi per i picnic
sono attrezzate. La pulizia è scrupolosa. Prati e radure sono bellissimi e
adatti alle famiglie e ai bambini. Le mucche e gli ovini pascolano
apparentemente in libertà, ma ci sono aziende di allevamento vere e proprie.
Tanto è vero che i ristoranti ”Da Peppe” e "Da Romano” servono ottimi piatti con tipiche fettuccine al sugo di
castrato (o di lepre) e agnello arrosto. E così nel vicino "Agriturismo Colle Roscio”. Gli
“alimentari” " Salvati" e “Ermete e Magherita” sfornano i dolci più
vari e soprattutto le ciambelle al latte.
Non resta che salire in auto, in mountain-bike, a piedi verso il
Guadagnolo e
Ne avrete un’impressione grande, che
rivivrete ogni volta che vedrete, anche a occhi chiusi, lo Scoglio che
caratterizza le nostre contrade e la nostra storia.