Esistono ancora “DESTRA”, “SINISTRA’” e “CENTRO”?
Le grandi ideologie sono venute meno. Nessuno propone più sistemi onnicomprensivi di idee forti sulla
società, lo Stato, la politica, dove tutto era definito in partenza. Però si
sono fatti avanti pensieri deboli frammentati,
che lasciano spazio a interessi fin troppo scoperti: corporativi, di “poteri forti”
e individualistici. Non ci sono più grandi scontri “ di classe”, per una
maggiore giustizia sociale...
Sarà…
Ma intanto. Molti ragionano così:”Le differenze fra le persone non ne lo
inventate io.C’è il ricco e il povero. Il forte e il debole.
E’ un fatto. Io non
faccio altro che conservare -
realisticamente - questo ordine naturale
delle cose”.
Altri sostengono: “Le
differenze tra le persone purtroppo esistono nella realtà. L’uguaglianza tra le persone è certa solo nella
dignità e nel diritto. Per una maggiore giustizia
sociale, devono essere utilizzate al meglio la politica, le leggi,il lavoro, la giustizia, l’educazione e la scuola,la
tassazione…”.
Pochi arrivano a sognare:”Era meglio
quando i ricchi e i potenti erano una garanzia al potere;le
monarchie erano serie e i poveri erano sottomessi , obbedienti e… forse contenti.
Insomma prima della Rivoluzione Francese!”.
Non sarà possibile chiamare sinteticamente la prima posizione come
CONSERVATRICE (destra), la seconda idea PROGRESSISTA (sinistra) e la terza come
REAZIONARIA (estrema destra). Il CENTRO tenta di mediare… Il tutto poi è immerso
nella globalizzazione / mondializzazione,
anche delle idee politiche e sociali.
E’ una
considerazione troppo semplificata?