OGNI
MESE UN PAESE… CANTERANO
Canterano è un
grazioso paese nel territorio dei Monti Ruffi
(formazione montana studiata negli anni ’50 dall’Istituto di Geografia
dell’Università di Roma - Prof. Gastone Imbrighi- come una tipica formazione calcarea dell' Italia centrale).
Ci si arriva: da
Tivoli per
Se
domandate che cosa significa Canterano
vi rispondono con una specie di romanzo. “Giardino di Venere” o
derivazione dall’ arcaico nome del suo mitico
fondatore Giovanni di Camorrano, o da “Kan” ancor più mitico capostipite del popolo pelasgico e da “terapne” (=
abitazione). Ancora, dai cantori di Chiesa, presunti preposti al governo della
popolazione. In un vecchio calendario popolare si poteva leggere addirittura:
da " canta la rana”. Ma quale rana! Di
certo sono preistoriche le mura megalitiche poligonali, dette pelasgiche, che
alludono ai Fenici, gli "uomini del mare"; e sono proto-storiche le
sette asce di bronzo conservate nel museo "Pigorini" di Roma, all’Eur.
Poi fu la volta degli Equi, della conquista romana, feudo dell’Abbazia
benedettina di Subiaco, infine nello Stato Pontificio
e, dal 1070, nel Regno d’Italia. Storie contrassegnate da
contrasti e da vita difficile degli abitanti.
L’11 marzo 2000 il
paese fu scosso dal terremoto. Con l’ottima ricostruzione, è risorta la vita
sociale: Comune, Pro-Loco, giovani, Associazioni, feste e tradizioni sono
tornate in pieno a lavorare, nel segno della fiducia nel futuro. Il che non è poco. Gli oriundi sono onnipresenti,
specialmente in estate, anche nelle Confraternite.
Oltre
i miti di fondazione ci sono altre leggende, che fanno parte dal paesaggio
immaginario, importante quanto quello reale. “Via della rapina”: allude al tentativo
di un ratto di donne di Canterano da parte dei miliziani di Rocca Canterano,
originariamente posti a difesa di Canterano! Le streghe, di notte, con i
capelli simili a crini di cavallo, passerebbero dal centro del paese - da “Matteucciu”- in basso, fino a Piazza Ciarretta…
Non manca la gallina dalle uova d’oro: basta infilare la mano- fiduciosamente!
– nel foro presente in una pietra chiamata “Bùcia bùcera”. Al “Peschio”, a mezzanotte, si ripeterebbe la fuga delle
streghe.
Il turista e il visitatore
non hanno nulla da temere! Anzi possono rifornirsi
dell’ottimo pane e dei biscotti, richiesti in tutto il Lazio, nei due panifici:
Eredi Todini
e Angelo Panzini.Non
per nulla si canta” Cantoranu
pe’ la pagnotta; Milanu pe’ ju panettone Motta!” Si può
gustare anche il vino “Roscioletta”.Nel ristorante “Bell’orizzonte” e nella pizzeria “ Da baffo”: sagne al pomodoro e aglio, nocciole, funghi, castagne, asparagi, cicoria,
ciambelle al vino e salame del re. Prima o dopo questi
ottimi pasti e provviste, si possono fare belle passeggiate a piedi, nei
boschi, in vista di Rocca Canterano, Rocca di Mezzo, Rocca Santo Stefano, Bellegra, Affile, Subiaco e Cervara. E c’è molto da fotografare.
Dopo aver visitato
il paese, converrete nel dire che Canterano significa
- biblicamente- “Luogo del pane e della
pace”. Per l’ottimo pane che qui si sforna- venduto in mezzo Lazio - e per
la calma olimpica dei boschi e degli abitanti, parecchi dei quali centenari.
Le feste sono importanti, curate dalle Confraternite della Madonna degli Angeli, di S. Antonio e di S. Rocco. La festa più importante è quella della Madonna degli Angeli, il 2 agosto. Il Patrono è S. Mauro e si festeggia il 15 gennaio. Il santuario della Madonna degli Angeli sorge nei pressi del paese, a ricordo della miracolosa apparizione della vergine ad una pastorella nel 1700. La processione ,con le donne anziane scalze e recanti pesanti ceri, si svolge di notte e si ripete il 3 agosto di giorno, al canto :
” Salve o d’Angeli Regina
speme e
gioia di ogni cuor,
Canterano a te s’inchina
Benedetta dal tuo amor” .
Recentemente
Canterano ha riscoperto una sua gloria: il Prof.
Tommaso Federici, grande biblista e notissimo studioso della liturgia latina e greca,
qui nato nel 1927 e sepolto nell’Abbazia di rito greco e latino di S. Maria di Pulsano – Monte S. Angelo (Foggia). Una Fondazione
è nata nel suo nome: www.fondazionetommasofederici.it .
Le iniziative dei giovani
di Canterano sono varie: sport, musica e anche cultura, oltre che solidarietà
di raggio anche internazionale. Il giovane Cristiano Dionisi
dirige il giornale studentesco Ermes
e gli scambi tra alcuni Comuni della Valle dell’Aniene
e il Sarawui, il popolo sacrificato e isolato ai
margini del Sahara, in attesa della sospirata
indipendenza.
Abbiamo chiesto a
Myriam, un’immigrata dal profondo Sud,
felicemente sposata a Canterano, che cosa pensasse del
paese. Ecco la risposta: ” Se vuoi vivere
sano, vivi a Canterano”. Che, se
non è uno spot molto originale, è
affermazione veritiera. Venire per credere.