LA UNITA’ DELLA VALLE DELL’ANIENE

Tivoli è un “superattico” di Roma. Se si volge a Est ritrova  i Paesi della Valle dell’Aniene, perle del suo naturale e storico entroterra...

Ogni mese un paese...

 

INVITO A...  ARCINAZZO ROMANO E ALTIPIANI

 

“Ben saldo sullo scoglio, sotto il cielo turchese, a crogiolarsi al sole, sta questo mio Paese” (Celeste Benelli).Si chiamò Ponza ( dalla Gens Pontia), poi Ponza d’Arcinazzo :  Arcinazzo Romano, “ Rocca di Narzio .Altipiani di Arcinazzo è più che una Frazione: è il fiore all’occhiello di Arcinazzo, una “piccola Svizzera”!     I 1.335 residenti continuano a chiamarsi orgogliosamente PONZESI. E così si auto-presentano :Memorie, fede, suggestioni nel verde di vacanze imperiali”.  Le memorie  storiche e popolari sono notevoli e “parlanti”.  Per la Fede, basta dire che la religiosità e la fedeltà alla Sede Apostolica e all’Autorità religiosa dei Benedettini sublacensi e del Vescovo di Tivoli, ieri e oggi, caratterizzano questa comunità come una piccola e motivata “Vandèa”cattolica. Ad Altipiani per secoli hanno sostato innumerevoli “Compagnie” di pellegrini in cammino verso il  Santuario della SS. Trinità di Vallepietra. S. Giorgio, il Patrono, viene venerato come “Grande Santo, ufficiale della Milizia di Diocleziano”, facendo eco all’Oriente Cristiano che lo celebra come “Megalomartire”.

Quanto al verde, ci sono prati grandiosi , una vista mozzafiato sul Monte Viglio e Campo Catino; sentieri verso i boschi all’intorno, con una scenografica strada rettilinea, che proprio non  ci si aspetterebbe quassù.  

Nessuna enfasi è in quel “vacanze imperiali”.Ad Altipiani  ebbe una villa l’Imperatore Traiano,  al termine della Via degli Imperatori:Villa di Adriano a Tivoli, Villa di Nerone a Subiaco, Villa di Traiano, appunto, ad Altipiani di Arcinazzo.Nella verde conca, a 900 metri sul mare, ci sono due bivi : quello da Fiuggi e Guarcino verso Trevi nel Lazio e Vallepietra; e quello tra la via Sublacense e la via di Piglio: sono le porte verso l’area fiuggina , a diretto contatto con la Ciociaria , verso il vicino Abruzzo e la Valle Latina.

Vicende storiche e mitiche di Altipiani  Presso il primo bivio si insediò il mitico Pastore Memmo.Siamo nel ‘700. Lì presso c’era una osteriaccia che ebbe fama di ospitare anche  briganti di passo. Analoga  malfamata bettola sorgeva dove adesso è l’Albergo S. Giorgio.Luoghi di transito e di sosta,  allora isolati, e proprio per questo di dubbia fama. Vi fece un’apparizione anche Michele Pezza detto Fra Diavolo? Così si dice. Come si favoleggia di misteriosi tesori nascosti da questi sinistri personaggi, che ,quanto meno, imponevano un pedaggio. Una campana piena di monete d’oro sarebbe stata ritrovata da cacciatori di tesori venuti apposta da Benevento!Un altro tesoro -questa volta in marenghi- si troverebbe in Contrada Facciafredda.Al solito, trovare per credere!

I resti della Rocca di Narzio sono nella torre detta “Pié di Campo”, più antica della Villa di Traiano,  che è alle falde del Monte Altuino. Questa Villa è ora un sito archeologico di prim’ordine , in una vasta area, con imponenti ruderi ben conservati e restaurati, valorizzati e resi vivi da un Antiquarium e da grandi mostre temporanee  a tema”.

Dall’800 sorgono qui ville prestigiose di grandi borghesi del  primo‘900:Parodi Delfino, Bandini, Paolucci de’Calboli, Busiri- Vici,Rossi-Longhi,Villa “Biancaneve”, appartenuta al M.llo Graziani; e, inoltre,case per ferie;il vivaio Sir Walter Beker – ora del Corpo Forestale dello Stato -;e, più recentemente , parchi-gioco per bambini, maneggi di cavalli , una bella pista ciclabile, una galleria d’arte.

Non mancano  le iniziative che “lanciano” gli Altipiani nel Lazio e nel mondo.          Il “Premio nazionale di cultura Altipiani di Arcinazzo” ha conferito il riconoscimento a grandi celebrità nazionali e internazionali. Si tratta di importantissimi personaggi noti. Ora ci si avvia a premiare- per conferire incoraggiamento- anche molti giovani talenti nati nell’area locale , laziale o italiana: con promettenti borse di ricerca ! E inoltre: la Festa della birra, il Concorso Nazionale equestre , concerti e cinema alla Villa di Traiano, un torneo di calcio a cinque, l’antica e coloritissima Fiera di merci e bestiame del 20 settembre.

Intanto ad Arcinazzo Romano...

Per la storia dello sviluppo urbanistico, l’abitato di Arcinazzo ha realizzato progressi enormi,negli edifici pubblici, nei giardini e  nei parcheggi. Era partito nel dopoguerra in condizioni durissime. Il colpo di manovella per questo progresso - che ha avuto anche un risvolto positivo nella vita sociale- si deve all’indimenticato Sindaco della Ricostruzione Luigi Cesa.Amministratori ed imprenditori che si sono succeduti hanno completato l’opera.

Il lavoro delle popolazioni ponzesi è stato per secoli penoso, schiettamente agro-pastorale, ma con risorse stentate. L’agricoltura  strappava terra coltivabile tra le rocce, anche con l’antico aratro “ a chiodo”, fino agli anni ’50 del ‘900. Il cambio positivo è sotto gli occhi di tutti. E continua...

 Arcinazzo: leggende e curiosità

La leggenda più nota è l’estremo contrasto campanilistico tra Arcinazzo e la vicinissima Affile ,  ormai solo un ricordo .Se oggi qualcuno ha potuto fotografare d’infilata i due vicinissimi centri abitati come fossero un unico paese e ha denominato il simpatico insieme “Arcinaffile,vuol dire qualcosa!

Altra spunto leggendario è la litigiosità, donde il detto dialettale: “Ponza, Afile e Ruiati so’ tre cani arabbiati!”.  Forse  questa vera o presunta animosità ha dato origine, nei Paesi vicini, ad un’altra storiella. Ad Arcinazzo costruirono un cannone... di sambuco per sparare contro Affile. Spararono un colpo! Il cannone esplose sul posto, provocando danni tra gli improvvidi artiglieri. Essi commentarono: “ Se ha fatto questi danni qui, figuriamoci ad Affile! ”Storie! Oggi queste popolazioni sono  molto accoglienti, miti, laboriose e orientate ad un turismo intelligente e non chiassoso. Venire, per credere!

Visitiamo Arcinazzo

Una visita  fa scoprire scorci pittoreschi,  resti di manufatti medievali, le torri e la cinta muraria, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, le chiese di S. Giorgio e della  Croce,la Cappella di Santa Lucia, le Chiesa di S. Rocco  e di S. Antonio Abate. Di tanto in tanto, alcuni “murales” di soggetto naturalistico, legato alla tradizione. Tenne molto alto l’onore alla tradizione pittorica di soggetto sacro il pittore Tito Troya, le cui opere si trovano in Italia e all’Estero: ad Arcinazzo solo l’opera giovanile, pannelli decorati della cantoria dell’organo in S. Maria Assunta.  

Il paradosso nella storia dell’abitato e del popolo di Arcinazzo è che mentre ancora la situazione urbanistica e lavorativa era a dir poco difficile, si cominciò il “lancio” in grande stile di Altipiani.A pochi chilometri di distanza si lavorava il granturco e il bosco con grande fatica,e poco più in là, agli Altipiani, si vendeva il Times”, pensando al futuro! Tutto questo è documentato nel Museo della cultura contadina, nell’ex forno comunale. Già dal Medioevo vigeva la “Università degli uomini di Ponza”, un abbozzo di libero Comune . Permangono gli usi civici del patrimonio pubblico, a vantaggio della comunità.

Itinerari storico-artistici e naturalistici

Il turista di un giorno, di una settimana o di una villeggiatura stagionale, può unirsi ai residenti per la passeggiata per il centro storico di Arcinazzo; la visita guidata alla Villa di Traiano e alla torre di Pie’ di Campo,  lungo i tracciati per cultori di orienteering, nel sentiero Arcinazzo-Altipiani e percorso anello e montano Monte Altuino,Altipiani- Monte Scalambra , percorso basso del Mesagno- Monte Scalambra, anello Arcinazzo-Fontanarola- Fosso Piava- Arcinazzo

Feste

Venerdi Santo, Infiorata del Corpus Domini, S. Giorgio, l’Inchinata  di Ferragosto, il Presepio vivente.

Importante la Sagra del marrone, castagne tipiche grandi e saporose. Se ne producono  cento quintali l’anno e si vendono sul posto.

Cucina caratteristica

Vino e olio - con i marroni – sono la forza della gastronomia locale. Piatti tipici: “Cucchi”, “Sagnòzzi”, “pezzette coi fasùi”, “pulènna”, pasta sfoglia piccante Quà e là”, tagliolini all’uovo.

Dolci

Maritozzi, nociata, marmellata di more .

Indicazioni utili per il turista, il visitatore e il villeggiante

Comune di Arcinazzo:0774.808006.

Ristoranti

Mancini, La rotonda (pizzeria), “Snoopy”( birreria), Frate Cappuccino (pub), Taverna dello Scoiattolo, La casa di Maria, La fragoletta, L’Emiliano, Memmo, Silvana, L’agrifoglio,La vecchia legnaia, Sorpaiolo,Nino, La Capanna, Hotel Cristallo, Hotel S. Giorgio, Albergo Ristorante Il Caminetto. Per tutti i gusti... e le borse!

Associazioni:                                                                                                            

ProLoco  di Arcinazzo e Altipiani,Volontari della Protezione Civile, Gruppo speleologico Urri, Ass.neSer Cola Bactista”, Ass.ne “Piergiorgio Frassati”,  Banda Musicale, Centro ascolto “Ancora”.

Poeti locali “pubblicati”: Renato Quatrini, Giorgio Callari e Giorgio De Santis.

(G.C.)