Tivoli è un
“superattico” di Roma. Se si volge a Est ritrova i Paesi della Valle dell’Aniene, perle del suo naturale e storico entroterra...
Ogni mese un paese...
INVITO A... ARCINAZZO
ROMANO E ALTIPIANI
“Ben saldo sullo scoglio, sotto il cielo turchese, a
crogiolarsi al sole, sta questo mio Paese” (Celeste Benelli).Si
chiamò Ponza ( dalla Gens Pontia),
poi Ponza d’Arcinazzo
: Arcinazzo
Romano, “ Rocca di Narzio” .Altipiani di Arcinazzo è più che una Frazione: è il fiore
all’occhiello di Arcinazzo, una “piccola Svizzera”! I 1.335 residenti continuano a chiamarsi
orgogliosamente PONZESI. E così si
auto-presentano :”
Memorie, fede, suggestioni nel
verde di vacanze imperiali”. Le memorie storiche e popolari sono notevoli e “parlanti”. Per
Quanto al verde, ci sono prati grandiosi , una vista mozzafiato sul Monte Viglio
e Campo Catino; sentieri verso i boschi all’intorno, con una scenografica
strada rettilinea, che proprio non ci si
aspetterebbe quassù.
Nessuna enfasi è in
quel “vacanze imperiali”.Ad Altipiani ebbe una villa l’Imperatore Traiano, al
termine della Via degli Imperatori:Villa
di Adriano a Tivoli, Villa di Nerone a Subiaco, Villa di Traiano, appunto, ad
Altipiani di Arcinazzo.Nella verde conca, a
Vicende storiche e
mitiche di Altipiani Presso il primo bivio si insediò il mitico
Pastore Memmo.Siamo
nel ‘700. Lì presso c’era una osteriaccia che ebbe fama di ospitare anche briganti
di passo. Analoga malfamata
bettola sorgeva dove adesso è l’Albergo S. Giorgio.Luoghi di transito e di
sosta, allora
isolati, e proprio per questo di dubbia fama. Vi fece un’apparizione anche
Michele Pezza detto Fra Diavolo? Così
si dice. Come si favoleggia di misteriosi tesori nascosti da questi sinistri
personaggi, che ,quanto meno, imponevano un pedaggio. Una
campana piena di monete d’oro sarebbe stata ritrovata da cacciatori di tesori venuti
apposta da Benevento!Un altro tesoro -questa volta in marenghi- si troverebbe in Contrada Facciafredda.Al solito, trovare per credere!
I resti della Rocca di Narzio sono nella torre
detta “Pié di Campo”, più antica della Villa di Traiano, che è alle falde del Monte Altuino. Questa Villa è ora un sito
archeologico di prim’ordine , in una vasta area, con imponenti ruderi ben conservati e
restaurati, valorizzati e resi vivi da un Antiquarium e da grandi mostre
temporanee “a tema”.
Dall’800 sorgono qui ville
prestigiose di grandi borghesi del primo‘900:Parodi
Delfino, Bandini, Paolucci
de’Calboli, Busiri- Vici,Rossi-Longhi,Villa “Biancaneve”,
appartenuta al M.llo Graziani; e, inoltre,case per
ferie;il vivaio Sir Walter Beker – ora del Corpo
Forestale dello Stato -;e, più recentemente , parchi-gioco per bambini, maneggi
di cavalli , una bella pista ciclabile, una galleria d’arte.
Non mancano le
iniziative che “lanciano” gli Altipiani nel Lazio e nel mondo. Il “Premio nazionale di cultura Altipiani di Arcinazzo”
ha conferito il riconoscimento a grandi celebrità nazionali e internazionali.
Si tratta di importantissimi personaggi noti.
Ora ci si avvia a premiare- per conferire
incoraggiamento- anche molti giovani talenti nati nell’area locale , laziale o italiana:
con promettenti borse di ricerca ! E
inoltre:
Intanto ad Arcinazzo Romano...
Per la storia dello sviluppo urbanistico, l’abitato di Arcinazzo ha realizzato progressi enormi,negli
edifici pubblici, nei giardini e nei parcheggi.
Era partito nel dopoguerra in condizioni durissime. Il colpo di manovella per
questo progresso - che ha avuto anche un risvolto positivo nella vita sociale- si
deve all’indimenticato Sindaco della
Ricostruzione Luigi Cesa.Amministratori ed imprenditori che si sono succeduti hanno
completato l’opera.
Il lavoro delle popolazioni ponzesi è stato per secoli penoso,
schiettamente agro-pastorale, ma con risorse stentate. L’agricoltura strappava terra
coltivabile tra le rocce, anche con l’antico aratro “ a chiodo”, fino agli anni ’50 del ‘900. Il cambio positivo è
sotto gli occhi di tutti. E continua...
Arcinazzo: leggende
e curiosità
La leggenda più nota è l’estremo contrasto campanilistico tra Arcinazzo e la vicinissima Affile , ormai solo un
ricordo .Se oggi qualcuno ha potuto fotografare d’infilata i due vicinissimi centri abitati come fossero un unico
paese e ha denominato il simpatico insieme “Arcinaffile”,vuol dire qualcosa!
Altra spunto leggendario è la litigiosità,
donde il detto dialettale: “Ponza, Afile e Ruiati so’ tre cani arabbiati!”. Forse questa vera o presunta animosità ha
dato origine, nei Paesi vicini, ad un’altra storiella. Ad Arcinazzo
costruirono un cannone... di sambuco per sparare contro Affile.
Spararono un colpo! Il cannone esplose sul posto, provocando danni tra gli
improvvidi artiglieri. Essi commentarono: “ Se ha fatto questi danni qui, figuriamoci ad
Affile! ”Storie!
Oggi queste popolazioni sono
molto accoglienti, miti, laboriose e orientate ad un turismo intelligente
e non chiassoso. Venire, per credere!
Visitiamo Arcinazzo
Una visita fa
scoprire scorci pittoreschi, resti di
manufatti medievali, le torri e la cinta muraria,
Il paradosso nella storia dell’abitato e del popolo di Arcinazzo è che mentre ancora la situazione urbanistica e
lavorativa era a dir poco difficile, si cominciò il “lancio” in grande stile di
Altipiani.A
pochi chilometri di distanza si lavorava il granturco e il bosco con grande
fatica,e poco più in là, agli Altipiani, si vendeva il “Times”, pensando al futuro! Tutto questo è documentato
nel Museo della cultura contadina,
nell’ex forno comunale. Già dal Medioevo vigeva la “Università degli uomini di Ponza”, un abbozzo di libero Comune . Permangono gli usi
civici del patrimonio pubblico, a vantaggio della comunità.
Itinerari
storico-artistici e naturalistici
Il turista di un giorno, di una settimana o di una villeggiatura
stagionale, può unirsi ai residenti per la passeggiata per il centro storico di
Arcinazzo; la visita guidata alla Villa di Traiano e
alla torre di Pie’ di Campo, lungo i tracciati per cultori di orienteering, nel sentiero Arcinazzo-Altipiani e percorso anello e montano Monte Altuino,Altipiani- Monte Scalambra
, percorso basso del Mesagno- Monte Scalambra, anello Arcinazzo-Fontanarola-
Fosso Piava- Arcinazzo
Feste
Venerdi Santo, Infiorata del Corpus Domini, S.
Giorgio, l’Inchinata di
Ferragosto, il Presepio vivente.
Importante
Cucina
caratteristica
Vino e olio - con i marroni – sono la forza della gastronomia locale.
Piatti tipici: “Cucchi”, “Sagnòzzi”, “pezzette coi fasùi”, “pulènna”, pasta
sfoglia piccante “Quà
e là”, tagliolini all’uovo.
Dolci
Maritozzi, nociata, marmellata di more .
Indicazioni
utili per il turista, il visitatore e il villeggiante
Comune
di Arcinazzo:0774.808006.
Ristoranti
Mancini, La rotonda (pizzeria), “Snoopy”( birreria), Frate Cappuccino (pub), Taverna dello
Scoiattolo, La casa di Maria, La fragoletta,
L’Emiliano, Memmo, Silvana, L’agrifoglio,La vecchia legnaia, Sorpaiolo,Nino,
Associazioni:
ProLoco di Arcinazzo e Altipiani,Volontari
della Protezione Civile, Gruppo speleologico Urri, Ass.ne “Ser Cola Bactista”, Ass.ne “Piergiorgio Frassati”, Banda
Musicale, Centro ascolto “Ancora”.
Poeti
locali “pubblicati”: Renato Quatrini, Giorgio Callari e Giorgio De Santis.
(G.C.)